Endodonzia

16 settembre 2015

IMG_5777Che cosa è il trattamento endodontico?

“Endo” è una parola greca che significa “dentro, interno” e “odont” è anch’essa una parola greca che significa “dente”. Perciò l’endodonzia è la branca che si occupa di ciò che sta all’interno del dente, cioè la polpa del dente.

Per comprendere meglio il singificato del trattamento endodontico, è utile spiegare innanzitutto l’anatomia del dente.

 

All’interno del dente, sotto la dentina, c’è un tessuto molle chiamato polpa dentaria. Essa contiene vasi sanguigni, tessuto nervoso, tessuto connettivo. Da essa si forma il tessuto duro del dente durante lo sviluppo.

La polpa si estende dalla corona del dente fino alla punta della radici, dove essa si connette con il tessuto circostante, cioè con l’osso. Una volta che il dente è maturo, esso potrebbe sopravvivere anche senza la polpa (il cui compito fondamentale è quello di formare il tessuto duro del dente), poiché esso viene nutrito dai tessuti che lo circondano.

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Quando c’è necessità del trattamento endodontico?

Il trattamento endodontico è necessario quando la polpa del dente si infiamma. L’infiammazione della polpa può essere causata da una serie di cause. La causa principale è l’infezione da parte dei batteri che sono presenti nella nostra bocca. Essi normalmente non riescono a raggiungere la polpa del dente, in quanto lo smalto è impermeabile ai batteri. Ma se lo smalto presenta qualche danno, allora essi hanno via libera alla polpa del dente. E’ questo il caso della carie profonda e delle fratture del dente. In entrambe queste situazioni lo smalto presenta delle soluzioni di continuità. I Batteri una volta raggiunta la polpa del dente ne causano l’infiammazione e poi la morte (necrosi della polpa). Una volta che la polpa è morta, essi attraversano l’apice della radice e riescono a raggiungere l’osso, dando infezione (ascesso). Un segno tipico dell’infezione è il gonfiore.

Quali sono i segni e i sintomi di un dente che necessita di un trattamento endodontico?

I segni di un dente, la cui polpa è infiammata, sono dolore, aumentata sensibilità al caldo e al freddo, dolore alla masticazione, gonfiore, dolore ai linfonodi, dolore alla palpazione delle gengiva vicino al dente. Qualche volta possono non eserci sintomi.

 

Come fa il trattamento endodontico a salvare il dente?

IMG_5779Il dentista rimuove il tessuto pulpare infiammato o necrotico dall’endodonto (cioè dalla camera pulpare e dai canali radicolari) e poi ottura prima l’endodonto (rimasto vuoto senza la polpa) e poi la corona del dente.

Sentirò dolore durante o dopo la procedura?

Grazie alle moderni tecniche di anestesia locale la procedura è completamente indolore.

Per quanto riguarda i giorni successivi al trattamento, il dente potrebbe essere più sensibile alla masticazione.

 

 

 

 

 

Quale è la procedura endodontica?

  1. Il dentista esamina la Radiografia (Rx) del dente, somministra l’anestesia locale. Quindi il dentista posiziona sul dente la diga di gomma (é un foglio di gomma che isola il dente dal resto della bocca per evitare che si contamini con la saliva)

 

  1. Il dentista pulisce la cavità creata dalla carie e così ha accesso alla polpa dente infiammata o necrotica. Quindi pulisce la camera pulpare e i canali radicolari con l’ausilio di strumenti dette lime (assomigliano a degli aghi) e l’utilizzo di disinfettanti.

 

  1. Una volta aver pulito la camera pulpare e i canali radicolari, e quindi dopo aver eliminato tutta la polpa infiammata/necrotica e tutti i batteri, il dentista procede all’otturazione della camera pulpare e dei canali radicolati, ormai rimasti vuoti. Egli utilizza un materiale gommoso, detto guttaperca, e un cemento resinoso. All fine ottura la corona con un materiale provvisorio.

 

  1. Al successivo appuntamento il dentista otturerà la corona del dente con una materiale definitivo con o senza l’ausilio di un perno radicolare, in base a quanta sostanza dentaria è anata persa.

 

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La terapia endodontica ha sempre successo?

La terapia endodontica ha una probabilità di successo maggiore del 90%. In alcuni casi può accadere che il dente continui a fare male (anatomia anomala delle radici, fratture radicolari, crack dentinali, ecc.). Allora è necessario ricorrere alla chirurgia endodontica o all’estrazione dell’elemento dentario.

 

Quanto costa la procedura?

Il trattamento endontico ha un costo variabile in base al dente coinvolto. I molari presentano una conformazione radicolare più complessa di un incisivo, pertanto il costo per il trattamento canalare di un molare è maggiore in quanto i tempi e le difficoltà del trattamento sono maggiori.

I costi dipendono molto anche da come il trattamento viene svolto. Il nostro studio utilizza sia il microscopio operatorio sia la la radiologia volumetrica T.C. cone beam. Ciò ovviamente aumenta la precisione e la probabilità di successo del trattamento, ma d’altro canto aumenta il costo della terapia.

La terapia endodontica (devitalizzazione) di un molare ha un costo di circa 180 euro. A questo va poi aggiunto il costo dell’otturazione che varierà a seconda di quanto è distrutto il dente.

La terapia endodontica di incisivi, canini e premolari ha un costo di circa 120 euro. A questo va poi aggiunto il costo dell’otturazione che varierà a seconda di quanto è distrutto il dente.

IMG_5782Spese aggiuntive sono le indagini radiologiche che variano a secondo dei casi, dai 30 euro (della radiologia bidimensionale) ai 50 euro (della radiologia volumetrica).

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